Pubblicato l'AI Act (Reg. (UE) n. 2024/1689 sui sistemi di intelligenza artificiale)

Il nuovo Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, denominato anche “AI Act”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. È il primo provvedimento legislativo al mondo a regolare in modo complessivo l’utilizzo dell’IA, con l’obiettivo di garantire un’IA antropocentrica e tutelare i diritti fondamentali, promuovendo al contempo la fiducia dei consumatori e la diffusione di questi sistemi.

Le disposizioni entreranno in vigore in modo scaglionato:

• 1° novembre 2024: notifica delle autorità nazionali di tutela
• 1° febbraio 2025: applicazione norme su ambito, definizioni e sistemi IA vietati
• 2° agosto 2025: applicazione norme su modelli ad uso generale e sanzioni
• 2° agosto 2026: applicazione delle altre disposizioni, escluse quelle sui sistemi ad alto rischio
• 2° agosto 2027: applicazione norme sui sistemi IA ad alto rischio

L’AI Act si applica a un’ampia categoria di soggetti (fornitori, utenti, importatori, distributori ecc.), anche con sede fuori UE, con alcune eccezioni per ricerca, finalità militari e cooperazione internazionale.

Viene adottato un approccio basato sul rischio, classificando i sistemi IA in base alla loro rischiosità per i diritti fondamentali:

1. Rischio inaccettabile: sistemi per social scoring, manipolazione cognitiva, identificazione biometrica (vietati dal 1° febbraio 2025 salvo eccezioni)
2. Modelli ad uso generale (dal 2° agosto 2025): devono rispettare obblighi di trasparenza, documentazione tecnica, copyright, dati di addestramento. Alcuni modelli ad impatto sistemico hanno obblighi aggiuntivi. Possono aderire a codici di condotta.
3. Altri sistemi IA destinati a interagire con utenti: obblighi di trasparenza ed etichettatura dei contenuti generati.
4. Sistemi ad alto rischio (dal 2° agosto 2027): i fornitori devono implementare sistemi di gestione del rischio, governance dei dati, documentazione, registri, trasparenza, supervisione umana, accuratezza, sicurezza, sistema di qualità, marchio CE, registrazione ecc. Obblighi anche per gli utenti.

È prevista una governance articolata per vigilanza e controlli, con sanzioni pecuniarie significative (fino a 35 mln € o 7% fatturato). Sono introdotte misure per favorire l’innovazione delle PMI: accesso a sandbox normative, formazione, documentazione semplificata.